Siamo in costante contatto con rifiuti che si rivelano dannosi in quanto danno luogo a gravi problemi di salute se non fosse per il Recupero e rimozione amianto con un impegno gravoso
occorre affidare a ditte specializzate e di cui spesso si devono informare anche le autorità competenti. Tante sono le discariche che ritroviamo a cielo aperto, abbandonate da qualche incivile e che aumentano la loro mole di sporcizia per altri incivili, ma come correre ai ripari e eseguire lo smaltimento dei rifiuti speciali in modo giusto e corretto? Girarsi dall’altra parte non è proprio il comportamento ideale da tenere Occuparsene direttamente è sconsigliabile, dato che si potrebbe avere a che fare con elementi pericolosi e gravi infezioni batteriche.
Gli scarti definiti speciali, si dividono in: – Scarti edili – Rifiuti tossici – Percolato – Rifiuti sanitari – Rifiuti urbani – Rifiuti industriali Che a loro volta sono divisi in pericolosità dello stato in cui si trovano: – Solido – Pulverulento – Liquido – Fangoso
I rifiuti speciali vengono suddivisi in pericolosità e vanno eliminate in modo adeguato in base al loro grado. Suddivisione dei materiali per lo smaltimento dei rifiuti speciali deve seguire una certa valutazione del “rifiuti” che ci troviamo di fronte e molte sono le classificazioni con cui si ha a che fare.
Tra i primi, con cui abbiamo a che fare spesso, ci sono i rifiuti edili scaturiti dallo Recupero amianto che sorgono a termini di lavori che interessano le case, costruzioni di opere, immobili e anche semplici ristrutturazioni. Ogni volta che si terminano dei lavori edili, indifferentemente se si tratta di ristrutturazioni o costruzione di immobili
ci si ritrova a depositare in esterno le eventuali macerie che si sono prodotte e che si devono eliminare tramite lo smaltimento dei rifiuti speciali, considerato che di questa tipologia di immondizia si tratta Gli elementi di scarto possono essere tavole di legno, gabbie di metallo, scarti ferrosi, cemento e, mentre molti di essi sono scarti che si possono recuperare, altri vanno assolutamente eliminati.
Lasciare questi “depositi”, vere e proprie discariche a cielo aperto, con il passare del tempo danno luoghi ad altre problematiche e quindi consigliabile che si sgombrino queste aree in tempi brevi Inoltre se rimangono ben visibili per mesi si potrebbero incorrere in problemi legali, sanzioni anche elevate e una denuncia per danni ambientali. Per questo ci si deve organizzare, tramite determinate ditte, adeguate allo Recupero amianto che trasporteranno le macerie verso discariche o centri raccolta professionali.
Per lo Recupero amianto esistono anche le certificazioni esatte da enti competenti e non si corrono pericoli per il proprio portafoglio. Ci sono procedure esatte per eliminare delle macerie edili? Dividiamo i materiali anche per sapere su quali è possibile anche avere un recupero economico I materiali ferrosi, vale a dire i metalli costituiscono una preoccupazione per l’ambiente, ma una fonte di ricavo economico nel settore del riciclaggio.
Ovviamente bisognerà aggiungere anche il trasporto presso una discarica autorizzata di competenza, nonché anche il supporto di un eventuale consulente che avrà un costo. In più smaltire le macerie può anche dipendere dalla presenza di alcuni materiali pericolosi come ad esempio, l’amianto e perciò ci sarà un costo molto più alto che arriva anche fino a 100 euro al metro cubo.
Link Utili:
Asbesto il vero nome dell’amianto
La bonifica dell’amianto può avvenire utilizzando tre metodiche:
- rimozione, eliminare materialmente la fonte di rischio;
- incapsulamento, impregnare il materiale con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti;
- confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente.
L’asbestosi è stata la prima malattia professionale amianto-correlata riconosciuta dall’INAIL; dal 1994 sono altresì tabellate come tali anche il mesotelioma (pleurico, pericardico e peritoneale) ed il carcinoma polmonare.
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