L’amianto è una fibra minerale la cui Rimozione e smaltimento eternit è molto richiesto in natura.
Viene estratto dalle rocce silicee e si presenta come un insieme di fili sottili e affiancati Grazie alla sua struttura fibrosa l’amianto possiede molteplici proprietà come flessibilità, resistenza meccanica, al calore, al fuoco, all’aggressione chimica, all’aggressione biologica. Pannelli ed altri manufatti contenenti amianto riducono drasticamente la trasmissione del suono e del calore.Grazie alla possibilità di essere filato analogamente al cotone ed alla lana, si possono realizzare dei veri e propri tessuti. Ha anche capacità leganti con materiali cementizi e plastiche Legato dunque ad altri materiali o tessuto, l’amianto diviene pertanto un materiale eccellente e versatile utilizzabile in molti ambiti ed in particolare nell’edilizia Il cemento-amianto è un materiale brevettato nel 1901 dall’austriaco Ludwig Hatschek che lo chiamò Eternit (dal latino aeternitas, «eternità», per rimarcarne la sua elevata resistenza) L’Amianto, in particolare sotto forma di cemento-amianto, è stato un materiale massicciamente impiegato nel settore dell’edilizia residenziale e non, per quasi un ventennio a partire dalla metà degli anni ’60.Il suo utilizzo è stato ampiamente giustificato grazie alle ottime caratteristiche di resistenza meccanica, isolamento termo-acustico e protezione antincendio. I tubi in fibrocemento fino agli anni settanta rappresentavano ad esempio lo standard nella costruzione di acquedotti.Sin da subito però furono provate le correlazioni a seguito del Servizio smaltimento eternit tra il materiale ed alcune malattie del sistema respiratorio (asbestosi, mesotelioma, cancro del polmone), legate all’inalazione delle fibre minuscole di cui è composto, ma solo nel 1992 con la legge 257 ne fu messa al bando la produzione A 26 anni dall’emanazione della legge 257, la questione amianto assume sempre più i contorni di una vera e propria emergenza causata dall’incremento del numero delle malattie sopra indicateDall’altro lato dai forti ritardi di molte Regioni nell’approvazione di un proprio Piano Regionale Amianto con conseguenti procedure di censimento e mappatura molto frammentarie A conferma di ciò il dossier di Legambiente pubblicato quest’anno, stima che in Italia vi siano circa 58 milioni di metri quadrati di coperture in cemento amianto; nella sola regione Campania si stimano circa 3 milioni di metri quadrati per un totale di circa 4000 strutture interessateLa risposta è no. Non è sempre necessario procedere con lo smaltimento amianto Un corretto approccio alla valutazione del rischio è quello proposto dal DM 6/9/1994 per il quale è previsto un intervento di bonifica solo in caso di materiali danneggiati a seguito di azioni umane, per deterioramento abbandono o presenza di fratture crepe o per eccessiva friabilità (capacità del materiale di sbriciolarsi per semplice pressione manuale)Comunque quando l’estensione del danno supera il 10% della superficie complessiva, e il materiale risulta integro viene raccomandato il Servizio smaltimento eternit il controllo periodico e l’eliminazione dei fattori di rischio Per i titolari di un’azienda con copertura in amianto la norma obbliga, a proprie spese, di contattare un tecnico abilitato per una fase ispettiva al termine della quale verrà stabilito se procedere con dei controlli periodioppure in caso di rischio attivare una procedura di bonifica in questo secondo caso va progettato un adeguato intervento presentando all’ASL territoriale un piano di lavoro 30 giorni prima di avviare i lavori Per le coperture vengono definite tre tipologie di intervento bonifica la rimozione , consistente nello smantellamento dei manufatti in amianto da sostituire con altri materiali
.Link Utili:
Asbesto il vero nome dell’amianto
La bonifica dell’amianto può avvenire utilizzando tre metodiche:
- rimozione, eliminare materialmente la fonte di rischio;
- incapsulamento, impregnare il materiale con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti;
- confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente.
L’asbestosi è stata la prima malattia professionale amianto-correlata riconosciuta dall’INAIL; dal 1994 sono altresì tabellate come tali anche il mesotelioma (pleurico, pericardico e peritoneale) ed il carcinoma polmonare.
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